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Pubblicata il 16/07/2017
Emarginato
sono confinato
in un limbo
intriso di morte nera
la mia condanna,
come bestie al macello
percorriamo sentieri di cenere,
il campanile
suona la nostra ora
ci bruciano come vecchi
legni sacrificali
purificano quest’era
agonizzante
quest'aria famelica
di dolore,
nel tramonto
è dissolvenza.
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gran senso di disagio e non appartenenza. che condivido

il 16/07/2017 alle 09:40

Una sorta di desiderata alienazione da un mondo discutibile...:)

il 16/07/2017 alle 15:26

Ragazze in verità non è una visuale personale, è un punto di vista di un appestato che viene portato a morire su un isola, nel 1600 durante la terza ondata di peste molti condannati venivano portati sull'isola di Poveglia nella laguna veneta, il pezzo l'ho scritto lì qualche anno fa quando la visitai.

il 16/07/2017 alle 17:27

Realtà incontrovertibile! Bravo!

il 16/07/2017 alle 21:22

bravo :-)

il 20/07/2017 alle 18:33

Grazie

il 21/07/2017 alle 08:31