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Pubblicata il 15/07/2017
L'imperscrutabile umore del dio Apollo
Decideva, di un uomo, il suo tracollo

Una freccia precisa e invisibile nel petto
Stroncava la vita di un uomo per dispetto

Antica dimora, sumerica dell'intelletto
Signore assoluto d'egizio corpo eletto

Organo pulsante scansioni ritmiche vitali
Metronomo perpetuo di sciamani riti tribali

Tu, oh cuor mio, inesorabilmente ingrato
Indissolubilmente fosti, ohibò, maltrattato

Ogni colpo hai parato, di fermarti hai rischiato
Raccapriccianti accadimenti ti hanno forgiato

Il tuo battito, negli anni, si era addormentato
Oggi, un nobile cuore te lo ha risvegliato
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373

mi piace l'immagine del cuore che negli anni si è addormentato

il 15/07/2017 alle 18:06

Sei brava e sensibile, mia cara 373! Grazie assai, davvero!

il 16/07/2017 alle 01:02

ottimo ritmo Sir!

il 16/07/2017 alle 06:32

Mi piace molto la poesia nel tuo classico stile Giorgio

il 16/07/2017 alle 14:30

Si vede che ce l'hai nel sangue anche tu, amico Francesco! Grazie, assai!

il 16/07/2017 alle 20:56

Giorgiooooooooooo! Ma dove sei stato... anche tu! Grazie infinite, amico di vecchia dataaaa!

il 16/07/2017 alle 20:57

Hai certamente un tuo personale modo di scrivere e per questo provo ammirazione.Ciao Morris

il 16/07/2017 alle 20:59

L'ammirazione è reciproca, caro Mirko! Grazie per queste tue belle parole!

il 16/07/2017 alle 21:04

Anche a me piace l'immagine del cuore che si è addormentato....è molto fiabesca.... :)

il 17/07/2017 alle 16:40

Grazie, Sabyr! Un bacio fiabesco!

il 17/07/2017 alle 17:49