PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/01/2003
Crollato il muro
in questa abitazione
vetrate andate
di toppe/le porte
e vite spiate
in sale e salotti
le idee nel bagno tirate.

Rifugio passato/ció ch'era tuo
sappiamo ormai bene....

non c'é piú privato.

La rossa s'accende
la blu porta via
qual'cosa rimasto....

l'anima mia.

Il gallo cantava
di primo mattino
profumi di bosco
lenzuola di lino
di latte fumante
il caldo del pane
le corse nell'aia
l'abbaiar del cane.

Il nonno rientrava
la sera/si stanco
legni al camino
fagiuoli sul banco
il caldo infondeva
tra la sua voce velata
storie d'antichi
o della turchina fata.

Ricordi d'allora
di tempi d'amore
quando era vero
finanche il dolore....

la fiamma s'alzava
in quel caminetto
il sonno veniva
sulla sedia scassata....

ora si va alla "toilette"
non piú al gabinetto.

Il futuro fú ieri
e l'oggi é passato
comunque sia stato/di nulla
di molto cambiato
ricordi e memorie
poi lacrime stanche
ritrovi ora tutto/non vero/clonato
premendo un pulsante....

a comando/ordinato.

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"qualcosa rimasto....
l'anima mia."
Bella questa frase, nella tua denuncia/ricordo del passato-scontro del presente senza privacy/tutto automatizzato.
Ermetico, ma pieno di sensazioni che vengono colte e magari personalizzate...
Un caro saluto!
Axel

il 15/01/2003 alle 13:31