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Pubblicata il 10/06/2017
Il giro visite cominciò e finì.
quella giornata cominciò e finì.
anna riuscì ad evitare Leonardo per tutto il giorno e tornando a casa si chiedeva se questo fosse buono o meno. Ma tanto che importanza poteva avere? Se lui avesse provato qualcosa per lei glielo avrebbe già detto, e invece così non era stato. Si era dichiarata ma poi non le era arrivata risposta, come in tutte le cose che faceva: lasciava tutto a metà perché aveva coraggio a metà: aveva il coraggio per iniziare le cose ma poi non ne aveva per finirle.
e così era andata anche quella volta.
rientrò a casa, si sedette sul divano con la testa fra le mani. Era dolente, aveva quel dolore di chi sa che non sa cosa accadrà domani ma che può ancora sperare in bene. Tutta da scrutare quella sensazione, iniziò a pensare a lui… troppo distante da lei, lo era sempre stato e ora molto di più… Tutto era cambiato dalla sua rivelazione e nulla sarebbe stato più come prima… Hegel diceva che l’eroe è colui che compie ciò di cui è giunto il momento, niente di più, ma niente di meno, eppure lei non si spiegava come il suo essere stata un’eroina della sua vita la avesse rovinata.
prese il telefono, erano le 7… Forse avrebbe dovuto chiamare suo padre… ma no, lo avrebbe fatto domani.
avrebbe dovuto mangiare… Preparò dei rigatoni scotti al pesto appena scaduto. Le sue doti in cucina erano indiscusse. Buttò tutto dopo i primi tre rigatoni. “Tanto non ho neanche fame… E poi che senso ha mangiare se non posso sedermi a tavola con lui davanti?”.
avrebbe dovuto studiare. Magari domani.
prese il telefono e digitò il numero di Mara
“Ah bella!”
“Ei Mara…”
“E che è questa voce?”
“Sto male.”
“Cara mia… Ti sarai sicuramente presa qualcosa in ospedale, in quel reparto i pazienti sono tutti morenti, tutti super infettati, mamma mia, mi hanno detto che oggi è morto Stanza Sette, che peccato! Avevamo fatto tanto! La Bozza con lui aveva provato la nuova terapia con l’il-2 e sembrava funzionare tutto alla perfezione, mah! La medicina è difficile mia cara! Pensa quanti soldi sprecati in il-2 inutilmente! E quanto lavoro buttato! Ma hai saputo che Laura e Michele hanno litigato? Incredibile! Stanno così bene insieme quei ragazzi, speriamo non si lascino! E se si lasciano con lui mi faccio avanti io eh! Troppo carino davvero! Non so cosa ci trovi in quella deficiente di Laura… Pare abbiano cambiato l’appello di Micro, hai sentito? E poi il nuovo sito internet dà un sacco di problemi mamma mia! Ma mi sentiranno eh! Questo aggiornamento è del tutto inutile… Comunque prendi un po’ di interferone intranasale e vedrai che ti passerà subito la congestione nasale!”
“Si, hai ragione. Sicuramente mi sarò presa qualcosa a reparto.”
anna attaccò il telefono. Mara era decisamente una persona sensibile, sarebbe stata un medico in grado di capire i propri pazienti con uno sguardo. Sicuramente L’interferone intranasale sarebbe stato di grande aiuto con Leonardo.
anna si mise in terrazzo ad ammirare la volta celeste. Le stelle erano tutte lì e loro si sentivano ancora in dovere di sognare, diversamente da tutte le cose in quella pesante città che erano diventate ciniche, fredde, calcolate… Le stelle, bel paradosso… Loro restavano. Sempre. Mentre tutto moriva, tutto scompariva, loro erano lì, ad alimentare i desideri di Anna, a ricordarle gli occhi di Leonardo.
già, lui…
anna si mise nel letto, una frase echeggiava nella sua testa “Credi forse di star certa tu?”, e ricordava bene la faccia della Bozza mentre gliela diceva, sembrava la stesse rimproverando. Ed effettivamente Anna non sapeva rispondere. Sarebbe potuto accadere di tutto ma lei aveva lasciato tutto a metà, e con Leonardo non poteva permetterselo.
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Bellissimo seguito! Bel racconto!

il 11/06/2017 alle 09:47

Grazie Sir!

il 11/06/2017 alle 14:01