-S’assottiglia greto, nuda è la cadenza
cataratte rottamano pseudo verità
corsi e ricorsi d’essere m’ingannano selva
e non essendo io dileguo balzo beato.
-L’impotente cuore s’imbeve e faglia.
-Alita il fuoco sui reni del fatale fosso
lacrima senz’argine mancanze grevi.
-S’accascia la notte ed io tremo
tutto disfa ed io buio tremo
rinnego tiranti fedeli al mio domani.
-Dolore, la perdita ossifica occhi insani
viatico il silenzioso sicario falsifica.
i due pilastri s’arrendono morte
la paura cresce, ha radici liquide
serpeggia afoni rosari senz’oltre.
-S’accascia la notte ed io tremo
tutto silenzia ed io perduta tremo
con palmi tesi al dimenare vago.
-La coscienza liquida manteca follia
m’indica la tua assenza,
intima l’orfana via.