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Utente eliminato
Pubblicata il 01/10/2001
Parole d'amore
che scivolavano sulla pelle
del mio corpo
come gocce d'acqua,
incapaci di fermarsi,
sussurravi baciandomi
il collo.

Parole che ti lasciavo
pronunciare illudendomi
nelle tue braccia
che quello fosse amore.

Parole che hanno perso
significato: massacrate,
ferite, incapaci di ribellarsi.

Parole usate, consumate,
sprecate da mille uomini,
infedeli traditori,
amanti di corpi,
ma non di anime.

Parole che non sentirò più.
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Parole...parole...parole, pur sempre parole d'amore. Cara Velabianca ho letto più volte questa fredda ma splendida poesia. l'immagine dell'uomo amante infedele traditore mi sembra un pò categorica, immagino comunque lo stato d'animo che potevi avere quando scrivevi questi versi. Una donna ferita e delusa stanca delle solite frasi di circostanza utilizzate forse per un unico fine.
Un abbraccio
Pablo

il 01/10/2001 alle 21:24