La notte cade gettando il suo velo nero
ai miei piedi, ancora una volta
la luna si spacca, in un lampo bianco
il mio cuore pure, in un lampo rosso
quando il sole affoga la sera
dentro le sue dorate bugie di luce
il buio trionfa, re di un momento mortale,
imperatore del silenzio sulle labbra
perciò non pronuncio nemmeno più il tuo nome
comunque inciso sui muri di questa casa
quanti addii ancora mi saranno riservati
come amari saluti e cupe sorprese?
e questa malinconia furba che conosce
il giusto tempo in cui arrivare,
adesso che la speranza del giorno sembra
così vana e remota,ormai insensata,
conoscerà mai anche l'ora buona per andarsene?
eppure devo averla invitata io in qualche modo
anche solo con l'oscurità dei miei occhi
o per avere rinnegato inconsciamente
ogni alba a venire...Ecco ho questo dubbio.....
perchè la notte sa come restarti dentro
anche finito il suo giro di clessidra...
sa amarti e accarezzarti a furia di sogni
e distruggerti a furia di ricordi
e se, come me tu ami le sue ambiguità
fino a perdertici, sai quanto queste parole
siano colme di splendido , autentico dolore