Di pose estrose è fatta la mia indifferenza
e sempre più patetico è il mio linguaggio mistico,
posso spiegartelo
ma dovresti ridere al solo pensiero.
Nella mia presunzione c'è un tocco di derisione
in questa vaga forma - palese la mia umanità -
ciò che si fa ammirare è tutto da disfare.
Potrei raccontare delle discariche silenziose,
delle mie idee morte o delle canzoni svedesi;
gli accenti bresciani dei bocciofili.
Ma ciò che posso dire è tutto senza suono,
lo stadio del riflesso non concede spazio diverso
da quel limite formato da me stesso.
Ed è sempre più misterioso il mio linguaggio patetico,
posso spiegartelo
ma dovresti piangere al solo pensiero.
.A.G.
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