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Utente eliminato
Pubblicata il 24/03/2017
Il mio cervello è mare in burrasca
dove sfocia una pletora d'impostura,
davanti agli occhi langue
una finissima bellezza ingiallita,
una macchia d'olio nell'acqua gelida
d'un precoce inverno senza fine

E dalle feritoie dell'alba
di un giorno qualunque
una schiera di carcerieri m'incatena
per l'imperdonabile peccato
d'aver scortato nel giorno di nozze
la timida malinconia d'una sposa convertita

Ed ora amo senza amare
la sublime imperfezione
d'una donna irraggiungibile
che sfoglia antichi tomi
d'inconfessabile voluttà
e di sconfinata quiete

E sono fioca luce
che si riverbera sullo sfondo
di tramonti dagli inesauribili colori,
sono marionetta sentimentale
in un enclave di teatri sommersi
da diluvi d'irriverente angoscia

Sono torrente infuocato
tra le strette vallate
d'un desiderio perpetuo,
sono un fiore pietrificato
tra le floride messi
di stagioni finzioni

Dov'è nascosto l'artiglio di tigre
mai sfoderato contro l'albagia
di stanca possessione ?
In cosa s'è tramutato il rostro d'aquila
stranamente innocuo al cospetto
di malvagia ossessione ?

Sotto un cielo acciaio pavese
l'attrito della campagna
stride dolce e perverso
sulle ossa stremate dal peso
d'irrequietezze d'infanzia
e da fatiche di remissivo presente

Il silenzio d'oro dei girasoli
è l'enigmatico ritratto
del commiato fanciullo
rinviato troppe volte
nello spasimare ribelle
di turpi notti d'insonnia

E' tempo di partire
senza voltarsi indietro,
è tempo di dire addio a mendaci
deja vù d'implorazioni muliebri,
è tempo di recidere steli illusori
di patetica logorrea

E' tempo di dire addio
al mondo distratto e vedovo
di condivisione e disciplina,
il cuore roso è benvenuto
tra cumuli di tentazioni indomabili,
scaffali colmi e cornici vuote

Sa di avere perso
battaglie mai comprese,
sa di avere perso su ogni fronte
trincerato tra le mura amiche
di folle consapevolezza
di disonorevoli sconfitte

Gli spettacoli si replicano,
i ricordi lentamente sbiadiscono
eppure non muoiono mai,
spaventose cicatrici restano
accanto al palpabile nitore
di un'insensibile alienazione
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Un misto di emozioni forti sospese tra fragilità e reazione,o così mi sembra, una sorta di lotta intima con sé stessi.Molto bella, ciao :)

il 24/03/2017 alle 20:41

Spaventose cicatrici che fanno fatica a rimarginarsi. Sogno onirico che, si spera, conturbino solo il sonno inquieto, vagamente, del Poeta. Versi che si leggono e rimangono impressi nella mente del lettore. L' immagine della sposa convertita si presta ad un pubblico dibattito. Stupenda immagine quella dei ricordi che sbiadiscono e che non muoiono mai.

il 24/03/2017 alle 21:04

" Lei aveva terrore degli spazi, era stanca, non puoi nasconderti, sei esausto Quando guardai nei suoi occhi erano tristi ma così perfettamente vuoti" Ti riporto una strofa de brano di Ziggy dal quale hai confermato di avere mutuato il titolo, per suggellarne, alla mia maniera l'impatto. Un carme assai complesso questo tuo, Riccardo, scritto probabilmente a più riprese, lo si nota dal ritmo di scrittura dissimile tra le strofe a insieme di capoversi, si nota, io lo noto, anche lo sforzo che compi nel ricercare un modo d'esprimere le tue pulsioni traducendole in maniera intellegibile, dalle confessioni ammissioni che tu stesso fai a te e che ci dai il privilegio di condividere nella maniera più sincera che solo il poeta ha come possibilità, lo scrivere , lo scriversi. Noto dei temi ricorrenti nel tuo eloquio, ma stavolta mi pare che hai affondato la penna ben più a fondo, scavando in anfratti/aspetti del tuo animo così intimo da confondere per la sincrità con cui lo fai, al lettore, ai lettori fare in mo che un dono così prezioso non divenga una perla gettata nel trogolo.. sergio.

il 25/03/2017 alle 06:38

"Ed ora amo senza amare"... io credo che questo verso sia il cuore pulsante di questa poesia, questa splendida poesia, dove il pensiero si tocca con mano. E, se mi consenti, "poeta randagio", lo faccio anche mio. Riguardo al classicismo o, meglio, al sapore classico delle tue poesie, condivido il pensiero di Bianca (Anna?) e di Algor. Più volte avevo apprezzato quel mix di classico e moderno ad un tempo... cosa non facile, si. E che rende davvero unica e speciale la tua scrittura, come la persona che scrive... un cuore antico, sanguigno, che si mette a nudo in questo tempo. E qui mi fermo, perché temo di andare oltre.

il 25/03/2017 alle 10:09

hey mordant dolor, k c0entra 'galliciste' se quelle parole sn inglesi? gallico vl dire francese........ eheheheheheh.......ciò detto siete tutti bellissimi ma adesso x favore andiamo a pikkiare punitivo le troi3 di manu3l grz

il 25/03/2017 alle 11:15

ok adesso andiamo a piakkiare giulia federe e b.v. cariati grz

il 25/03/2017 alle 11:53

eheheheh virgip rune ma tu la canosci sta gente sembra che ne sai?? cmq i sn femminista qndi le donne se mi stanno al cazz0 dell'anima si pikkiano eccome sarebbe sexxista eccettuarle ; )

il 25/03/2017 alle 15:41

ehehehehehehehehehehehehehehheeh ciao virgip rune

il 28/03/2017 alle 00:24

Versi adagiati su una gradevole alternanza di toni, ma molto ben riusciti, sia per contento che per arte.

il 03/04/2017 alle 11:42

Se scrivere è un modo per farti ascoltare… io ti dico, e non perché ti conosca appena appena… che questo sistema fa di te un libro aperto (o quasi; non ho la sfera magica ma cerco d’intuire) dove vai sviscerando sentimenti e sensazioni. Parti mettendo in contrapposizione burrasche mentali a malinconiche bellezze, quasi soffocate da pesanti macchie ed un inverno (metafora) precoce. Tu, che assisti al procedere della vita ma con le mani legate! Tu, che hai cercato la quiete, l’amore, ma anche la forza, la grinta… nello scorrere del tempo, nella malvagità umana e nelle tue stesse ossessioni… La chiusa è stupenda e ti riporta indietro negli anni, cozzando con la pace della natura e il mistero… forse, del futuro. Purtroppo non so farti un commento tecnico, distaccato… e come tanti, di certo sbagliando, cerco di entrare nello scrittore. Però, se scrivere per te è un modo per farti ascoltare, così come lo è sempre stato per me… leggerti, leggere le persone… è un modo per porgere una mano… anche se in forma minore. Scrivere, per noi intrappolati nella rete, è un ancora di salvataggio. Il testo scorre lineare ed è ricco di particolari… tanti.

il 09/04/2017 alle 01:31

1 cosa, pecca di questo sito... come si fa a mettere la maiuscola a capo verso? ciao!!! :)

il 09/04/2017 alle 01:32