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Pubblicata il 09/03/2017
Nuda agli approdi, sempre,
con fronte prodiera
tra due infiniti blu.

nè all'uno, né all'altro
appartiene;
esule tronco senza radici,
muto di canti di fronde e nidi,
orfano della terra che lo nutrì.

immobile simula sull'acqua passi scalzi
carezze tra varchi d'azzurro
e danza di fianchi
senza consegne nel ventre
di figlia mai nata al mondo.

l'ombra dei velacci
è il suo sol riparo
al tremore delle derive.
.
va lungo sfide d'acqua
e il corpo va sognando
si bagna fino al buio
e poi offre i seni
alla luce d'ogni alba.

polena sui marosi
di tutti i mari
sotto tempeste di desideri.
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