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Pubblicata il 28/02/2017
La tristezza voleva compagnia,
la gioia era ubriaca di nostalgia,
mentre la noia giocava a nascondino
l'entusiasmo faceva salti di magia.

stravaganza e superbia vollero restare
la curiosità acconsentì senza pensare
poi si accoccolò sotto l'albero di pioppo
per non sentirsi più volte di troppo.

alla gioia alla felicità e all'amore
si aggrapparono l'allegria e buonumore,
sebbene con reticenza accettarono
malinconia, modestia e umiltà,

poi l'odio l'ira e la bugia
poi vendetta, rabbia e euforia,
della pietà e della mania,
la tolleranza e tanti altri ancora.

per ultimo fu l'oblio, assieme
alla follia iniziò a recitare,
sul palcoscenico della vita
il vero artista dell'ironia!

mary
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completa descrizione del vivere quotidiano.....siamo tutti attori su questo palcoscenico che recitano parti più per compiacere gli altri che non noi stessi......Gabriela.

il 08/09/2017 alle 16:59