Pattinare d'Argento la Cera Folle
c'è una fine amaranto
intagliata con la scure,
il paradiso ha la trappola in bocca.
se il maschio punge e si fa tarda la sera.
carezze griffate d'orafi galanti
gridano al lupo, fra i petali nevosi
di un sole macchiato a pois.
giocano le api quadri di cuori,
fecondano turbe di cosce
al giglio strizzato sull'oro
fondente d'oblique cornici,
mentre spicchi di note uncinate
corrono rischi fra gemiti strani,
nelle tube roche della gola.
proietto la mia ombra oblunga
sulle tue pagine di seta,
in attesa di un sigillo di fuoco.