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Pubblicata il 30/01/2017
Affascinata la memoria torna
al sughero nudo a metà e flesso
dall'urto furente del maestrale
e al basalto nero della giara
custodi muti dell'antico branco
solido il garrese e lungo il crine.

alle dispute poetiche dei vecchi
metà verso e metà pianto
fedeli alla strofa improvvisata
e alla passione armonica del ballo
rigido il busto e saldo il piede
intimamente adesso al suolo bruno.

e si fa groppo in gola quel ricordo
mentre nel mare dei capelli neri
si intrecciano le dita di una donna.
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Tre momenti distinti, Arlette in questi attimi, del ricordo che si perpetua, in ognuno il richiamo è forte e nostalgico di un tempo, di un luogo di un sentire. Mi piace il modo che hai di alludere alla tua terra ed al mare che la preserva isolandola, senza nominarla, solo dicendone questi attimi di emozioni tue. Mi piacciono quei tuoi vecchi che disputano in versi e ballando , saldo il piede in quella terra che li onora, ancora.

il 31/01/2017 alle 06:08

L'isola di per se è emozione. Negli odori che percepisci già all'attracco, nelle immagini che ti si stagliano in lontananza, ancora prima nella mente che negli occhi. Da turista ti prende l'anima, se ci sei nato vivi di lei dal principio alla fine dei tuoi giorni, ovunque ti porti la vita. E ovunque ci sia il mare basta chiudere gli occhi e la "senti" e ti " senti" Isola. Grazie Sergio, per la presenza e le parole.

il 31/01/2017 alle 15:49

Chi avvolge nel suo sincero abbraccio un altro essere umano, è già mare. Un saluto a te Fabio, e al popolo silenzioso che ti accompagna lungo la tua strada. Leggo le parole che gli dedichi e immagino la cura quotidiana che ne hai.

il 31/01/2017 alle 20:31

Bellissima Arlette, veramente bella.

il 12/02/2017 alle 12:13

Bella come il ricordo, quando ti prende e ti riporta dove hai cominciato. Lo hai percepito Ugo, e quel doppio complimento gratifica luoghi e ricordi, ancor più della penna che li ha accennati. Grazie.

il 13/02/2017 alle 21:38

Ho percorso parte della mia strada affiancata dalla gaia effervescenza di alcuni cani (appartenuti alla mia famiglia) e dalla indimenticabile personalità di una gatta che della libertà aveva fatto la sua naturale scelta di vita; nonostante io le piacessi con tutti e miei difetti e lei mi piacesse con tutti i suoi pregi, non ha mai perso di vista il suo essere apolide. Sembrava sapere perfettamente quale era il suo posto nel mondo e mi ha chiarito un po' le idee anche su quale poteva essere il mio. Gran bella esperienza averla conosciuta. Così è Fabio, loro danno e prendono quanto basta; a noi saper apprezzare. Un abbraccio anche a te.

il 16/02/2017 alle 21:00

Si, è vero, non ci conosciamo Fabio. Così come non conosco nessuno qui dentro, se non per qualche sporadico è garbato dialogo. Ma conosco e riconosco il bisogno di chi scrive, ha radici comuni credimi, e mi ci ritrovo appieno. Una forte stretta di mano con amicizia e gratitudine.

il 26/03/2017 alle 21:00

... congiunzioni, verbi... il pc invia le e, oltre a tutto il resto, a modo proprio. Bontà sua.

il 26/03/2017 alle 21:03