PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/01/2017
Nel perseguire una vendetta, a volte, ci si imbatte in soggetti estranei
Poi, comprendi che fan parte, sempre, dei tuoi disegni estemporanei

Il primo omicidio lo compii a Parigi, ai danni di un lardoso macellaio
Osò importunare mia zia Shikibu, facendogli assaggiare il mio acciaio

Combinazione volle che avesse collaborato con quegli spietati nazisti
Mi iscrissi a medicina e imparai a sezionare quei cadaveri molto tristi

Tornai in Lituania per cercare le prove e rimembrare gli avvenimenti
Trovai le reliquie di mia sorella e le seppellii insieme ai suoi stenti

Recuperai alcuni gioielli e le placche militari coi nomi dei criminali
Dortlich, cercò di cogliermi di sorpresa con le sue tecniche rudimentali

Dopo averlo immobilizzato gli staccai, di netto, quella lurida testa
Mangiai le sue guance divorandole, in spiedino, coi funghi in festa
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c'è sempre da imparare...poche righe, mi hai fatto volare nella fantasia, un po' raccapricciante, ma pur sempre fantasia...grazie.

il 17/01/2017 alle 19:44

Hai centrato, in pieno, il mio intento caro Geppo! Grazie per avermi alleviato ogni ipotetica colpa interiore, visto l'argomento cruento! Un caro saluto!

il 17/01/2017 alle 20:10

...Continuo a stare vigile...(ma lontano dai funghi...)...

il 18/01/2017 alle 14:16

Perfettamente, amico fedele, Romeo! Grazie per la cautela adottata!

il 18/01/2017 alle 15:09