PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/12/2016
Il mare era mosso molto mosso
il barcone saliva e scendeva
ogni volta che scendeva
un po d'acqua nel barcone si riversava
e questo mentre quel lungo tratto di mare
ad attraversarlo s'apprestava
era zeppo d'esseri umani
che era tutta una catena formata da mani
erano partiti per la disperazione
pagando anche una salata cauzione
avevano messo tutto nel conto
o cambiare vita o no ritorno
il mare s'ingrossava ad ogni minuto
ognuno dentro di lui si sentiva perduto
un onda più forte con una potenza inaudita
rovesciò quel barcone
e qualcuno gridò è finita
di urli e grida sicuramente ce ne furono tanti
ma durarono solo pochi istanti
e la costa era li ormai così vicina
tutto quel naufragio fu visto da alcuni passanti
si udì per un attimo un grido soffocato
era un bambino che ancora non era affogato
non ci pensò due volte quel giovane isolano
si gettò in quel mare a lui nostrano
e in quel gorgogliare di schiuma bianca
in quel mare così mosso
riuscì a raggiungere quel corpicino
e stringerselo addosso
due occhioni grandi lo guardarono
un piccolo saluto lo ringraziarono
il giovane lottò come un leone
contro ogni cavallone
e quando finalmente toccò terra
finalmente fuori da tutto quel mare mosso
solo allora si rese conto d'essersi commosso.
  • Attualmente 3/5 meriti.
3,0/5 meriti (1 voti)