...e l'impotenza diviene potenza nell'accettare con amore...anche la disperazione...
...tesoro mio...ho pianto e piango...il suo mondo è racchiuso in tutte le belle cose che tu hai saputo vedere in lui...e che ha voluto condividere con noi...
...attimi che ho vissuto anche io...e che rivivo sempre quando tutto mi ricorda lui...una foglia...un sorriso...un lottare continuo per farmi apprezzare gli "spiccioli" che la vita ci offriva...ora sono donna...ed è solo merito suo...per ciò che mi ha dato e che vive dentro me...
...perdona se mi sono lasciata andare...ma ho sentito mio il tuo dolore...la tua sofferenza è divenuta mia...e l'ho abbracciata donandoti uno "spicchio" di me...
...un bacio...simy
Qui c'e' tutto. E c'e' fino alla fine. Non resta in gola, o nella mano, o nella penna. E' gia' autonomo il dolore, va per conto suo e forza una serratura e sdradica una porta. Ed e' giusto che la scrittura serva a questo. La pelle d'oca per chi legge e' sempre un buon segnale. E' una poesia scritta con tutto il corpo, con tutta la forza.
Ho vissuto la tua sofferenza... anche se il testo è di lunga permanenza, un dolore cosi profondamente vero lo può recepire soltanto chi l'ha vissuto... ti porto nel cuore...