PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/11/2016
Un tampone
di acqua ossigenata.

le ore scorrono lente
lontano da te.

chiudo gli occhi
ed è il dolore di un taglio
solo al pari della tua distanza.

sofferenza fisica
come il piacere.

ferite d’amore,
ferite del presente.

l’orgasmo
sul mio braccio sinistro
insanguinato.

un bicchiere di vino
nella gola.

il rasoio passa
sull’amata solitudine.

amore e dolore,
due pianeti vicini.

quando scivoli
di baci e carezze
lungo il mio corpo.

e sai leggere
i mie desideri
non confessati.

vorrei che nel mio sangue
sgorgasse il noi,
il poi.

vorrei che nella mia linfa vitale
tu raccontassi la meraviglia
delle tue ossessioni.

e nei tuoi occhi grigi,
nella penombra della stanza.

tu mi riconoscessi.
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Grazie mille Riccardo. Buone feste!

il 19/12/2016 alle 01:56

la vedo un po' dura, questo bisogno di unità, di trascendenza quasi, mi piace assai....

il 21/11/2018 alle 16:35