Mi porti nel ventre del buio
vieni come lama scura
feriscimi tenebra
coltello sulle mie palpebre
rapisci il sole
ma io guardo dentro
i tuoi occhi neri
come un pozzo
in fondo ora mi accorgo
che anche i miei lo sono
feriscimi tenebra
io non temo più
la sottrazione della luce
nello spettro dei miei colori
migliaia di notti
sono già nate dentro me
e ho vagato in anfratti dimenticati
dal chiarore dell'alba
così a lungo
ho anche già perso
tutti i miei baci di luna
e le candele accese delle stelle
feriscimi pure
nulla può farmi più male
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