Nelle Oasi di Venere Desnuda
ossigena il sangue,
tempesta digitale
in vorticosa spremitura,
lustrando al vertice
circolo polare
lucido d'amore,
ubbidiente allo sfizio.
sorprende l'abbandono
orizzontale della luna,
turbata ellisse
impelagata a fondo
dal sole che affonda,
ostentando raggi lunghi
inchiodati all'anima.
muovo le ombre,
l'oscurità è una coperta
intrigante di misteri.
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