La nebbia mi veste
nella sera
ma per te io sono già
un fantasma
da così tanto tempo
resta una stazione chiusa
dove lascio una valigia piena
di ricordi da dimenticare
i treni qui sono fermi da secoli
i sogni e le speranze
non partono più
l'orologio rotto appeso al muro
si ostina sull'unica ora
che rammenta
e le lancette immobili
trafiggono il silenzio
cerco con gli occhi
le sagome dei passanti
a farmi compagnia
ma non è rimasto nessuno
nemmeno i vagabondi disperati
a condividere una fetta
amara di dolore
e ora anche io
viaggiatore senza più viaggi
mi dissolvo nel grigio
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