-Così doloroso a volte che non torno
e il corpo nel sonno mi sfama cielo.
-Mi perdo nella scelta e la mia libertà
partorisce silenzi nel pensiero evaso
in suggestioni dolorose d’ immersioni
tanto reali quanto irreali sono i respiri
tesi allo sbocciare della rivelazione.
-Figure senza nome giocano al messaggio
senza volontà in campo con la vita in fallo
così oscure da occupare lo spazio rimasto
sul volto del sogno addomesticato al perdono.
-Su tutto il desiderio m’ indispone e irrisolto
si dispone a deporre l’immobilità del corpo
in ragioni compagini di solitaria fame
donando alla fantasia i respiri arredati
con memorie inventate dall’immaginazione.
- Attualmente 4.5/5 meriti.
4,5/5 meriti (2 voti)