stringendo nel nesso sodo, nel rovo al fuoco
della parola i vasti campi d'arme,
rotolanti di teschi candidi, scarnificata
una salma inchiostrata a morte
di note ruzzola al margine del fiume
che taglia il quadro, ferisce la tela
- i tuoi occhi sono un mannello di serpenti
un ciuffo di bisce che aggetta dalle orbite,
le punte sfrigolanti dei tuoi nervi
sono a bruciare fra il noumeno e la pelle -
il fiume trainando a valle, via dalla
campitura, dagli sforzi del pittore,
da Foucault ubriaco senza le mani sul volante
ma con uno svedese nudo nel bagagliaio,
da Saussurre sparito in un gorgo del lago
-Lemano e misteriosamente cullato dal Rodano
per caverne subacque riaffiorato a Marsiglia
tutto marcio nei vicoli di acquavite e puttane -
il resto nella prossima espansione