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Pubblicata il 09/10/2016
Terra mia,
solitaria
e ardente,
sei nel cuor
di chi ti brama
e non ti vede.

celar non si può
dei lontani
tuoi figli
l’antico amor.

nello sfarzo crescente
facile non è
annegar la mente.

lunga è l’attesa,
più potente
il compenso sarà
per chi presto o tardi
la tua cinta varcherà.
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Un accorato, sincero canto alla propria terra lontana.

il 09/10/2016 alle 17:49