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Pubblicata il 16/09/2016
Cercami tu per una volta
sono la donna che hai scelto
i miei anni ti appartengono.
camminerò fra le spine delle rose
non avrò paura delle tempeste.
fredde le vie del cuore
le scalderò col mio desiderio
tornerò a riempire i giorni
con le tue carezze
non potrai negarmele
è il mio cuore
che te le chiede.
voglio emozionarmi
per ritrovarmi donna
nel tepore del tuo corpo.

mirella Narducci
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La Poetessa rinnova la supplica al proprio amante che sembra momentaneamente distratto e assente da tanta manifestazione di fervore amoroso…Ella non prova timore di aprirsi il passo tra le spine delle rose e non teme le procelle e le sfida come la mitica Francesca…Ella anela le carezze e le chiede con fermezza e passione perché è dal proprio cuore che vengono sospinte verso la velleitaria durezza delle intenzioni dell’ amante…In un ultimo sussulto passionale la Poetessa sembra aver smarrito la propria bellezza di appartenenza all’ altra metà del Cielo e supplica con ardore di farle risentire un po’ di tepore per ritrovare se stessa e, forse, per ricominciare una storia che, però, a giudicare dall’imperativo iniziale si presenta già un po’ appesantita nella sua evoluzione…soltanto il tempo che non si sofferma sulle cure dei mortali scriverà gli atti finale sulle passioni degli umani…

il 16/09/2016 alle 20:18

Stupenda recensione, peccato che le scrivi solo qui....lo sai che sono arrivata seconda nella prova creativa....Mi sarebbe piaciuto un tuo parere...pazienza alla prossima Rom

il 18/09/2016 alle 23:08