Perseo:
Astra,
quale uomo
non farebbe per il tuo cuore
ciò che io ho fatto.
Quale notte
sarebbe tale
se in cielo
brillano questi tuoi occhi chiari.
La mia notte
è giorno
e tu sei luce
la luce più brillante,
lo scopo di una vita.
Astra,
io non ti vedo
no, ascoltami,
ho addosso il freddo della morte
e vedo oscurità senza fine.
Ma la tua voce rimane,
il tuo viso è inciso ormai
nel più profondo dell’anima
e non mi lascerà.
'Freddo nero di morte
il suo feretro è aperto
ed attende questo corpo
senza vita'.
E’ vero, Astra,
non mentono,
la nera signora
alza la sua falce
e reclama la mia vita.
Percorri questa strada,
chissà che il destino
non volga in nostro favore
e un giorno ci unisca di nuovo.
Il mio ultimo respiro
sarà per te
e l’anima mia
seguirà il battito
del tuo cuore sempre.
‘Il tuo respiro sempre’
non sarò mai lontano,
‘passo davanti ai tuoi passi’
Prometto
‘non sarò sola’
un giorno
‘lo so’
saremo ancora insieme
‘senza dolore’
senza dolore.
'Muore, sta morendo'
‘con me’
sempre
lasciami qui, ora.
Addio,
'mio giovane amore, addio'
dì solo arrivederci,
mia dolce sposa.