Tu resti celato
in una cauta indifferenza
ma io avverto
spirali di fuoco
incenerire l'aria
bruciare i silenzi
fulminare gli interstizi
rimasti ancora blu
del cielo con il suo gemmare
di bianche nubi
profusione di pioggia
in attesa al gonfiarsi
dei banchi d'ovatta
tu resti celato
vinto dall'orgoglio
o forse da timore
e nell'ombra mi scruti
tacendo e non mostrandoti
con aliena freddezza
ma io sento
il premere del tuo pensiero
nel desiderio impuro
che calca la mano
nervoso sulla mia pelle
non sai che nulla
mi si può nascondere
restando impuniti
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