PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/09/2016
Giganti dalla pelle di corteccia
e chiome di foglia
mi spiano ora
braccia forti i rami protesi
nell'amplesso con il cielo
ho sentito addosso
il respiro degli alberi
e il loro duro corpo
contro la mia schiena appoggiata
umide vene di linfa
scendono nel legno piano
radici nella viva immobilità
succhiano la terra nutrendosi
ho ascoltato
la voce solenne
di un racconto secolare
nelle fronde appena scosse
da baci di vento
son vere le fiabe oscure
di solitudini inquiete
perse in una foresta
la notte si fa nebbia
il respiro degli alberi
e forse fitto incubo
nel sussurro sotterraneo
della boscaglia dell'anima
dove mi sto perdendo
dimenticando l'iniziale ossigeno
ora rarefatto
son vere le fiabe oscure
di solitudini inquiete
perse in una foresta...

  • Attualmente 4.4/5 meriti.
4,4/5 meriti (5 voti)

Il panismo d'annunziano! Loda nobile il richiamo d'essere d'armonia! Un tutt'uno: natura e poesia! Un saluto

il 08/12/2016 alle 13:35