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Pubblicata il 06/09/2016
Ti credevo perso è sei tornato
ti ho rivisto ancora,
ancora una volta mi sono specchiato
nei tuoi occhi
e visto l'orribile bellezza di questo mondo;
ho inalato il tuo respiro di Marbolo
e penetrato la tua anima.
in un tempo che ora riposa in pace
(o che non fu mai)
saresti corso da me
come un treno ad alta velocità
ubriacando la mia anima
con quel tuo ardente fuoco
e la tua saggia ignoranza.
ma tutto è cambiato:
il viso segnato dai fiori del male;
nei tuoi occhi più non vedo la mia orribile
visione, si sono spenti...
aridi come arido è il deserto della nostra vita
e trascini cadaveri in questa sera di sacri misteri,
giocherellando con il tuo cervello
nella desolante realtà dell'infinito
e giaci stanco come l'immortale sepolto
guerriero morto in battaglia.
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