sensazioni riflesse di un cielo settembrino animano in quell' attimo fermo di un mare d'inverno i versi retroversi in un parco arcobalenico - sembra un quadro di Chagall -
buona quella delle ciglia, ne avrei approfondito l'afflato grottesco
Grazie per l'accostamento a Chagal (che adoro). Un commento davvero gradito. Ciao dosto
Sempre a stimolar(mi), Tu ;)... "Allora lascerò che crescano / fino a graffiare il cielo. / E potrò vedere / dentro vertebre di nubi, / succhiarne il midollo come / da rose bianche in pasto." (cit.)
Ma no, Riccardo. In realtà stavo a testa in giù, dondolante dal soffitto della mia cucina, con gli occhi sul pavimento-specchio ;). Il connubio poesia e yoga mi piace però da morire. Grazie del bel commento.
Ma sai, Bianca, credo che qualcosa, in fondo, le accomuni: l'essere visionarie, ognuna a modo proprio, si. Rebel resta straordinaria nelle analogie (incredibili, magnifiche), mentre Anna ama / cerca i contrasti. Un bacio
Grazie per le sottolineature (che incasso volentieri. E che ben vengano nel mio 'spazio', perché aprono spiragli di riflessione). Di "visionarietà rebelliana o/e einaudiana" nelle mie, non mi pare, però, di averne detto. Se così ho lasciato intendere, Jek, allora mi sono espressa male: intendevo semplicemente dire che tendo a ragionare per immagini e contrasti. Che la cifra visionaria e stilistica (se per stile s'intende un modo proprio di fare scrittura) di Rebel / Bianca sia superiore è fuor di dubbio (e qui lo dico e confermo), perché ha una presa immediata e irrazionale dell'attorno. Ed è questo, a mio avviso, che la rende unica. E il confronto con le mie (soprattutto le prime) non regge e non c'entra per nulla (scusami Jek). Ad ognuno, pertanto, il proprio modo di fare scrittura. Baci a Bianca. A te un sorriso :)