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Pubblicata il 03/09/2016
Pare il tempo fermato dal rumore
delle pietre nelle case spezzate ,
cerca invano risposte ,tra quei corpi
strappati alla vita e alla morte.
nelle crepe del suolo solo storie
disegnano l'anima di chi il tempo ha
vissuto , anse di memoria sommergono
cuori straziati dal profondo dolore.
in mezzo all'ombre vaga inesorabile
la morte con fare indistinguibile
misura i lenti palpiti dei cuori;
non s'odono i suoi passi, tra i sassi
i disillusi rami fa cadere.
la notte è un nero mare ,coi suoi flutti travolge
i volti consumati dal pianto di chi spera
l'occhio Dio posi sui volti polverosi.
guarda nella sua anima Signore
c'è assenza di rancore, ma solo compassione
per brandelli di vita
che obliare egli non sa .
s'ode flebile una voce che braccia
fiduciose e carezzevoli parole
riportano alla luce.
sotto il gridare muto ,per un attimo si quieta
la morte e si allontana.
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Una descrizione dove si racconta della devastazione che ha colpito L'Italia centrale dal terremoto. I cuori sono straziati dal profondo del cuore. Noi possiamo solamente pregare e stare vicini moralmente. Versi pregnanti di emozioni.

il 04/09/2016 alle 09:19

Molto sentiti questi versi e questi eventi come di chi li ha vissuti sulla propria pelle.

il 04/09/2016 alle 22:33

Parole lodevoli e impregnate di reali emozioni , un saluto

il 06/09/2016 alle 16:57