La faccia fagocita rughe
curva sullo specchio.
il telescopio dei miei pensieri metallici
si scopre nella notte
oltre l'orizzonte e le vette,
ansima il cuore
sembra esplodere tra
le coperte naftaliniche.
il freddo suono delle sirene
inquieta il riposo,
nessun calore può addolcire
il graffito sulla pelle e
la fatica dei muscoli.
almeno tu sorridi, tu giovane,
non guardare inorridita il mondo,
fottitene di questo fronte pazzesco,
di questo palco di vittime e carnefici,
fuori dai tuoi lembi e dai tuoi fianchi,
estraniati o soggiogati nei tuoi sensi cibernetici...
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