Domande angosciose
s’incrociano pressanti
ad ogni catastrofe:
perché Lui l’ha permesso?
perché loro e non altri?
inflessibile il dito
s’alza verso il cielo
in segno d’accusa.
non scarico su Dio
la colpa d’ogni cosa.
coltivo nel cuore
un umile pensiero:
dov’ero allora io
quando Lui poneva
le fondamenta della terra?