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Pubblicata il 14/08/2016
Pian piano mi piego,
partendo dagli angoli.
Un lato grande; poi un mezzo del grande,
di quello un altro mezzo ancora,
una metà della metà nella metà,
fino alla più piccola briciola.

Adesso potresti inventarti
che non ci sono più per davvero...
ma ti sento; io ancora, ti vedo.

.A.G.
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Particolare questo tuo scritto.. di diverse interpretazioni. Un saluto. Maurizio

il 15/08/2016 alle 01:08

Fortissima invenzione metaforica, per quanto triste, molto bella!

il 15/08/2016 alle 01:29

Ci si può accartocciare in se stessi come foglio in preda alla fiamma, senza però diventare inesistenti e inutili per chi stravolge il senso della parola "amore". Siamo lì a ricordare che siamo incisivi nel ricordo, anche per vendetta o per dolore.

il 15/08/2016 alle 11:36

Grazie Maurizio, ciao

il 15/08/2016 alle 23:47

Grazie Ax, un abbraccio

il 15/08/2016 alle 23:48

Verissimo Decio, grazie un caro saluto

il 15/08/2016 alle 23:48

Si un po lo è un po no lo è cara Bianca, è anzitutto rivolto ad un ipotetica persona, ma non escludo me stesso...grazie davvero, un caro saluto André :)

il 15/08/2016 alle 23:49