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Utente eliminato
Pubblicata il 13/08/2016
"Datemi la pace, la felicità,
liberate il mio cuore dall'odio
non posso più vivere nella paura,
datemi l'equilibrio umano."

Michel Houellebecq

ho smarrito per sempre (?)
il pentagramma d'alchimia
tra soavi dinamiche finitezze
ed i soliloqui dell'infelicità,
ma amo tutto quel che svapora
nelle pieghe infettate del tempo,
la luce di ieri, i desideri mutilati,
l'assenza della tua pelle, le nostre esistenze

Sto perdendo di ora in ora
il presentimento del sorriso
sotto le piogge scroscianti dell'addio
e tra le clessidre di lacrime del mondo,
ma continuo ad amare imperterrito
con fiera disumana avventatezza
il canto delle corolle dei girasoli
e l'impossibilità di smisurata quiete

Mi resta accanto come cara amica d'infanzia
l'immutabile pressione della malinconia
nei cieli temporaleschi del cuore insano
e nelle trincee dell'anima insanguinata,
risalgo lentamente con goffa tenerezza
le pareti scabrose d'inerti magoni
e amo come non mai in maniera sconfinata
questa nostalgia lacerata che ci tiene ancora in vita
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Risolleva ed annienta poi ancora risolleva...un presente che si mostraed un passato che si cela e viceversa....le ultime due strofe mi hanno toccato particolarmente...malinconiche, dolenti innamorate, nere...ma di una luce soffusa quasi caldi...ti abbraccio Riccardo...Andrea

il 13/08/2016 alle 02:27

Sempre coinvolgenti i tuoi versi malinconici, che tessono una nuova trama, richiamando anche il sound perduto dei Pink... Bellissima! Un caro saluto

il 13/08/2016 alle 10:14

Molto bella e coinvolgente....efficace,,,ti prende...ciao

il 13/08/2016 alle 12:44

...Malinconicamente ermetica...Ma quella specie di profeta...per caso sarebbe un po' fascistello ?

il 13/08/2016 alle 14:27

"e l’amore in cui tutto è facile, in cui tutto è dato nell’attimo; esiste in mezzo al tempo la possibilità di un’isola." (Houellebecq) Riccardo, Rom, si è soffermato sull'incipit ai tuoi versi, con un commento trançant, io di Houellebecq conosco solo il clamore intorno al suo libro uscito nello stesso momento della tragedia del Bataclan, ma sollecitato da te ho letto qualche suo verso che tra l'altro mi sono anche piaciuti, significativo io trovo che tu abbia usato i suoi versi , come quelli che ho usato io in apertura di questo scritto, per introdurli, quasi collocarli nel cosmo delle emozioni e della cognizione di se. Questi tuoi versi io li trovo di una profonda e perduta intensa e disperata bellezza. Hai scritto, differentemente dal tuo solito, pesando meno la ricerca dei termini, ma mettendo l'accento in modo notevole all'enfasi ed alle immagini alla costruzione della significazione intima, come in una confessione in cui non cerchi e non offri espiazione, ma solo cognizione e consapevolezza...di una malinconica nostalgia lacerata che ci/ti tiene ancora ( e sempre ) in vita. Questi tuoi versi, incipit compreso mi sono piaciuti assai, Riccardo, così come questo tuo scrivere.

il 14/08/2016 alle 06:21

ma che fine ha fatto il Vendicatore ?

il 22/08/2016 alle 15:57