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Pubblicata il 12/08/2016
Mi chiedevo
quanto fosse lontano quel tempo
delle bocche di rosa
rasenti e sarmentose
e delle fragole sfrangiate
saporose sul tuo petto.

nessuna spiegazione uscì
dai tuoi occhi così pieni
di sudore e afa.

-La mente obnubilata
da nubi ombrose
e nembi oblianti.-

nessun commento udirono
silenziosi orecchi protési
ad ascoltare il vento.

mi chiedo
quanto sarà lontano il tempo
dello schioccare
scrosciante di un sorriso
- intriso di purezza -
dal tuo cuore.
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Vorrei dirti, ora, le stesse cose ma come fan presto, amore, ad appassire le rose così per noi. L'amore che strappa i capelli é perduto ormai. Non resta che qualche svogliata carezza e un po' di tenerezza.F. De .Andrè

il 13/08/2016 alle 13:20

Bella e delicata.Mi è piaciuta.Ciao

il 13/08/2016 alle 15:00

ci sono pallottole da mettere in testa........sergio maria tommaso.......la vacca del manolo nazionale nota FIGA DI GOMMA...........antonio scatarro.....................................mi serve 1 mano

il 15/03/2017 alle 01:06