Il silenzio dei morti.
il non poter parlare
ascoltare
cogliere le essenze naturali
i colori
i sapori
gli odori
i profumi colorati del fiabesco mondo vegetale.
restare, così, senza poter neanche calcolare
l’umano tempo
né apprezzare l’infantile spazio
di questa Terra.
e restare lì
immobili
forse anche a sognare
qualcosa che non abbia a che fare
con impressi ricordi di esistenze passate.
tutto è nuovo.
e aspettare
aspettare
aspettare.
un po’ come la pioggia
che, prima o poi,
tornerà ad esser nuvola
tra venti e Sole.
attenderò.
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