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Pubblicata il 29/06/2016
Scendevi lentamente
a cristalli intermittenti
al sol levante
tu fiume
viva era in te la leggerezza
impressa nella tua calma apparente
mentre una primordiale spiaggia
s'infrangea nascosta
fra germogli e rami incatenati
da lontano un ponte
vestito di ruggine
faceva da spola
alle solitarie panchine
ie lanterne incastonate
come lucciole vibravan
e la bella farfalla appena dal baco
giacea schiva tra il tuo letto
fiume
assorto ti guardai
mentre le acque affluivano
dolcemente
nel lento abbraccio
alla tua foce
eterno abbandono
al mare calmo
di una felice estate
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Riflessivo e ,piacevole testo...

il 15/09/2019 alle 11:02