si vestì da sera
il cielo del mattino
e s'odorava già la pioggia
nelle valli arboree
che mai così prima
m'assalirono le paturnie d'animo
...Respiravamo gli stessi venti
e gli stessi gigli
spruzzati di bianco e arancio
era bello pensare...
ma son certo
che solo terra secca e desertica
s'incuneava tra quelle tue dita
cime di premura
poi chiuse in serraglio
per una lacrima fin troppo tangibile
e ora come posso spostare la notte
fino alla delimitazione
del nuovo giorno
senza la tua siderale luce
e Senza più nulla sapere
della tua soave esistenza