PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/06/2016
Dio non vede e non duole
come l'occhio ammiccante
del portator di pece
che la scambia come fosse pace,

all'orizzonte poche sagome
di morti che camminano
che continuando a sperare
di oltrepassare il confine,

i provincialotti dalle guancie gonfie
sbraitano enunciando
l'ennesima nuova soluzione
che a dirla tutta

è molto simile
a quella finale e definitiva
creata ad arte
dal folle alemanno,

l'odio è più simile al pane quotidiano
e la pace un lunghissimo digiuno
per un mondo fatto quadro
in mano a pochi tonti,

fiacco m'accingo ad ascoltare
i sussurri dei miei antichi morti
che con voci bislacche
m'inducono a seguir il corteo delle vacche,

preferisco di gran lunga
il pelo della fica
che quelle grottesche rappresentazioni
di scarsa consistenza,

mi sdegno giusto un poco
ritornando a scrivere
per i cavolacci miei.
non amo il mondo

anzi lo disprezzo
la natura questa gran baldracca
ci costringe col suo pungente cilicio
alla penitenza che non arreca beneficio

nemmeno se sei stato santo in partenza

per giungere alla fine
un po rincoglionito
senza aver mai taciuto
per non aver capito.

giùciaravolo
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Hai ragione! Non c'è nulla da fare!

il 02/06/2016 alle 12:33

colpito :-)

il 02/06/2016 alle 19:28

Colpisci nel segno!

il 03/06/2016 alle 20:29