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Pubblicata il 30/05/2016
Boccheggia la casa
sulla collina
nei rovi accovacciata
una serpe senza tempo
agghindata al trapasso
...
avrà l'astuzia discreta
d'essere esule al sole
innamorata dei sassi
delle languide pareti
cotte dalla bianca calce
...
misericordiosa intemperanza
ma la polvere attarda i gerani
del colore che uccide il giorno.
...
a passi misurati il geco ride
sconfina sul sentiero riarso
tra i piedi di una donna scalza.

( Scritto indolente tra le spine lunghe d'acacia )
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Versi di particolare interesse, ben intrecciati, spontanei, gradevolissimi.

il 05/06/2016 alle 11:21

Egregio Ugo,non vorrei che lei assomigliasse a quel geco che si muove solitario per un terreno infido. Apprezzo la sua imparzialità che la pone sempre al di sopra del silenzio altrui. Le auguro una serena domenica.

il 05/06/2016 alle 12:25