Che la notte si armi
il mare si fermi
le stelle abbandonino il cielo,
che tutto pianga nero
sulla tela dell’emisfero
e il buio straripi
come un dipinto spento
d' un mare calmo.
non ho mai voluto
essere speme nel cuore
tra lenzuola d’un pianto
o divenire volo infinito
d' un dolore solo.
l’ultimo mio pensiero di te
sapeva rinchiudere il cielo
in una carezza sulla pelle
divenuta tela vergine
a trama di stelle.
dimmi ora
cosa accadrà.
ora che ho rinchiuso
il vento in una cella
strappato ali alla farfalla
e costretto la mia poesia
ad essere dimora d'afasia.