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Pubblicata il 24/05/2016
nel volger del giorno dal mattin a notte muta

repente la vita che anima l’erbe le piante i fiori

gli spiazzi e pur l’aria di un giardin che qui s’affaccia:

quando i gatti dormienti sono o in cerca di avventura

e merli gazze passerotti nei nidi sui rami dei platani

dei tigli o dell’alta quercia che quei qui tanto sovrasta

al notturno giusto riposo l’ali spente stanno abbandonati

e volati già son a della sera il primo far da qui altrove

e le bianche farfalle e le zanzar moleste e i calabroni

e sotto terra in fondo rifugio stan bruchi formiche

vermi ecco che al colmo della notte striscian tra l’erbe

veloci dal musino buffo e snello il corpo buffe corazzate

creature i miei cari porcospini ricci che lì pronte per lor

sui bordi di aiuole dagli spenti fiori di dolci mele fette

larghe in attesa stanno e di pasti altrui avanzi croccantin

dorati a romper il diurno forte digiuno e fame ristorare

e s’apron poi danze e d’amor giochi e a sospetti rumor

mutansi infin quei corpicin in d’aculei ricche rotonde palle
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Poesia mai rustica

il 24/05/2016 alle 21:54

O.K. Grazie Sir Morris ggc

il 24/05/2016 alle 21:59