In agguato il dubbio deruba il volto
diverte il primigenio enigma
altrove sempre dallo stravolto logo
al solo scopo di indovinar il losco
entro il quale far passare lo scolo
disperato ricorso d’estroso vaglio.
e poi sì certa carenza iniqua
nel saper bene come far la scema
la mente espone alle intemperie
il sacro limbo, l’ultima reliquia
d’una consapevolezza cara alla platea
per il gusto d’errore d’attore al tema.
si giunca al termine della recitazione
e la pernacchia cara alla ragione
ecco che agguanta l’applauso remo
del mutamento infame alla maniera
uscita con inchino sorniona e stanca
di chi sa bene far combaciar l’insano
allo scellerato impianto d’intimo vanto.