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Pubblicata il 15/05/2016
Un maggio antico ricordo in quel giardino

tante eran le rose che del cuor ardente mio

s’offrivan al desio, coglimi era la suadente

di lor voce: tutte eran belle tutte profumate,

sol una inver taceva poco il profumo poca

la bellezza così tra le prime la mia scelta cadde

ma tardi stolto l’animo ferito manifesto mi fù

l’errore mio che senza spine sol era quella

da me tanto sdegnata inodore muta poverella

che facile per un amante d’inganno esser preda

quando si bada solo alla bellezza e all’apparenza
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Intelligente poetica!

il 15/05/2016 alle 22:35

Grazie Sir Morris ggc

il 16/05/2016 alle 08:15