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Pubblicata il 11/05/2016
Tic tic tic

la minuscola sbarra

sopra un letto di sassi

stesa e pulsante

scende a caporiga

a bagnarsi nel ruscello

con l'unico corpo a fiammifero

che funge da arto prensile

gira il cacciatore di virus

vola alto il falco pellegrino

scivola l'aria tra queste

e tra le altre ventiquattro

mura a orologeria

tra cui il muro del suono

e quello crollato del pianto

c'è chi scava nell'aria

la sua fossa personalizzata

e chi ci vive dentro

da immemore tempo

tic tic tic

chiamandola paradiso.
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Rintocchi equidistanti ma mai stanchi!

il 11/05/2016 alle 17:43

grazie Sir

il 19/05/2016 alle 17:15