Tic tic tic
la minuscola sbarra
sopra un letto di sassi
stesa e pulsante
scende a caporiga
a bagnarsi nel ruscello
con l'unico corpo a fiammifero
che funge da arto prensile
gira il cacciatore di virus
vola alto il falco pellegrino
scivola l'aria tra queste
e tra le altre ventiquattro
mura a orologeria
tra cui il muro del suono
e quello crollato del pianto
c'è chi scava nell'aria
la sua fossa personalizzata
e chi ci vive dentro
da immemore tempo
tic tic tic
chiamandola paradiso.