PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/12/2002



Il timone ho legato al destino
ed a forti correnti ho affidato
l'ultimo viaggio
senza sosta da fare
senza ostacolo da superare
e più nessun scopo
ormai
da realizzare

il vento già gonfia
le candide vele
alla deriva il tragitto
che nessuno conosce
in questa barca fedele
che un cuore trasporta
verso un destino
privo ormai del volere

indifferente alla prua
vedo tagliare le onde
dove più non galleggiano
sogni dai riflessi dorati

solo la notte che avanza
partorisce rotte stellari
che occhi bianchi non chiederanno
le vie d'inesistente domani

spruzzi violenti
bagnano il viso
sembrano lacrime
dai perduti colori
veloci corrono stelle
ad un soffio di vento

al viaggiatore che nulla
ha ormai da guardare.
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...rassegnazione...sgomento...perchè tanta tristezza...
...è un bel quadro...ma dipinto in bianco e nero...
...un bacio...simy

il 29/12/2002 alle 14:23

Un'accorata descrizione dell'ultimo viaggio, ma magari potesse davvero essere accompagnato dai tuoi magnifici versi!
Un caro saluto
Gaetano

il 29/12/2002 alle 15:03

Molto triste Luigi, che lascia un forte senso di desolazione. Forse volevi raffigurare l'etremo viaggio in quanto tutta la poesia l'ho trovata ricca di rassegnazione ed impotenza.
Versi nobili e "potenti"
;-)
M'

il 29/12/2002 alle 16:26

E' una poesia intima dell'anima sofferente, solitaria, e quindi di grande malinconia, Luigi! Liricamente è di forte intensità, molto bella, ma non si addice ad un menestrello navigato come te, Amico :-))) Oltre gli scogliiii, sui prati in erbaaa!!!
Un caro abbraccio.
Max

il 29/12/2002 alle 18:58

...perchè ha intrapreso l'ultimo viaggio
il sogno cullato per anni di una mia amica

...e su quel viaggio l'ultima speranza

Luigi

il 29/12/2002 alle 23:16

...l'accompagna note struggenti sospese nelle onde
e la danza di solitarie stelle

Luigi

il 29/12/2002 alle 23:19

...versi che non avranno ritorno
ed i venti dell'oceano racchiuso nel cuore
portano lontano

Luigi

il 29/12/2002 alle 23:21

...una barca che è sempre in acqua accanto alla riva
attende paziente che sulla riva suoni triste
la campana di morte

Luigi

il 29/12/2002 alle 23:25

...un menestrello raccoglie le voci che giungono al suo orecchio, caro Max
e le voci di dolore sono più numerose di quelle gioiose

e va beh, incontentabile
leggimi domani
ti accontento, ritroverai il menestrello che piace a te
:-)))

Luigi

il 29/12/2002 alle 23:28

Il motivo principale della nostra uguaglianza sta che sempre cerchiamo di dare bellezza a tutto.
Anche alla morte.

Un bacio
Luigi

il 29/12/2002 alle 23:32