Il problema non è credere o non credere: bisogna andare oltre comunque! Descrizioni sempre impeccabili, amico Riccardo! Complimenti sempre per l'ispirazione interminabile della tua coscienza!
....Caro Virgin, sul fatto dei "versi ordinari" soltanto il Tempo sarà giudice...mi spiego...da che esiste il mondo nessun artista sia esso in lettere, sia nella scultura, sia nella pittura o sia in una delle altre arti protette da Clio e dalle sue consorelle ha mai peccato di superbia nel senso che ogni artista nel proprio campo di elezione ha creato e poi ha lasciato ai posteri l' ardua sentenza...quasi tutti perché uno solo, soltanto uno che io sappia, ha peccato di presunzione ed il nome è quello di colui che scagliò il martello sul ginocchio del Mosè e gli gridò: "Perché non parli !"...Quel grandissimo figlio di buona donna ha osato mettersi contro il Tempo e per quel che ne so il Tempo lo ha perdonato...Ma a parte questa eccezione, tutti gli altri, e quindi noi compresi (non ti mettere a ridere) possiamo andarcene tranquillamente verso i Pascoli del Cielo e forse qualcuno dei posteri un giorno scoprirà i versi ingialliti di un certo Virgin e dirà ai propri contemporanei: " Virgin! Chi era costui? "...; venendo all' oggi ti dirò, come già feci una volta, che forse sarà meglio che faccia una scappata a Roma e portarti in una osteria fuori porta per farci insieme un buon bicchiere di Frascati...Chissà cosa uscirà fuori dalle nostre bocche...Certamente la Verità, quella nascosta...; un abbraccio, mio buon amico, un grande abbraccio...I tuoi versi scivolano sulla mia grigia e non più colorata esistenza e scavano nella profondità della mia anima...
...Scusa Riccardo ma mi sono dimenticato di aggiungere di darmi notizie su Roy Montgomery che per me, ovviamente, dire che sia un illustre sconosciuto è una banalità...; un abbraccio.
Se ti azzardi ancora a chiamare le tue Poesie "incidenti di percorso" mi arrabbio per davvero.
Hai toccato, Riccardo, con questi tuoi accorati versi molteplici anfratti della tua cosmogomia facendolo sempre con un lessico preciso con metafore originali e citazioni che non mancano di confermare ciò che nel tempo e nei tuoi scritti ho appreso ed apprezzato, ossia la qualità della tua introspezione la profondità delle tue analisi e la spietatezza della tua critica innanzitutto verso te stesso e poi, ma solo dopo verso il nostro universo mondo. In questo tuo scritto però hai aggiunto una vena dell' amaricante ineluttabile, un velo di triste malinconia verso l'inesorabile, a quale pare tu voglia cederei il passo, senza il conforto esogeno della fede o del sentimento, ma afferrando unicamente i ricordi e..la poesia.... Infondo stiamo tutti solo tentando di sfuggire dai nostri demoni, con gli strumenti che abbiamo, cambiando ma restando plasmati dalla matrice nostra, e ricordandoci delle corse spensierate dentro spazi immensi. Mi hai regalato Riccardo una lente emozionale....sergio
Tu possiedi talento, ne hai da vendere, scrivi da Dio. Perdonami l'espressione...ma la mia esuberanza è dovuta alla lettura di questa tua poesia che è bellissima e vera.....Sei tu che srotoli tappeti di brividi a noi che leggiamo grazie
Caro Riccardo la vita è in continuo insegnamento! i tuoi versi sono stati graditi! Buon weekend! Dora