Là dove il mare luccica
oggi no,
eh un ci vo
oggi 21 aprile 2016 (Natale di Roma)
io,
là dove il mare luccica,
eh un ci vo un ci vo.
non per male,
anzi,
ma me ne sto qua,
mentre tutto il mondo
mi crede a lavoro
io sto qua,
caffè taccuino e libro,
e lavoro si,
tu vedessi che lavori,
lavoro un po' per me,
là dove il mare luccica,
eh un ci vo,
mi son perso,
e quel luccichio
ho paura che m'accechi
oggi lavoro
per fare
un bel paio di occhiali,
ma di quelli speciali
che aiutino a vedere oltre il luccichio,
oggi,
là dove il mare luccica
ci stavo per andare davvero,
anche solo,
ero già alla stazione
ma poi ho detto: eh un ci vo un ci vo,
devo ascoltare quel silenzio,
maledetto silenzio
che fa sempre un sacco di rumore.
zit zit zit.
lo senti anche ora,
è buffo sai
mi dice:
vaiiii vaiiii,,
e io:
nooo noooo,
eh un ci vo là dove il mare luccica,
un son pronto,
non ora,
là dove il mare luccica
ci si va
quando si può stare a guardarlo
senza
che il luccichio ti annebbi,
stai là ad ore
e al mare,
al sole
e al luccichio
puoi essere pure libero
di chiamarli Amore.
gridarlo
e farsi dare un passaggio
da un gabbiano
o da un delfino.
ma ora basta,
son qua,
io,
il caffè,
un taccuino,
un libro e
oh ma te,
che tu ci fai te?
oh un dovevi,
oh un s'era detto,
oh un avevo detto
mah
dai dai,
scosto un po' la seggiola,
siediti qui e
stai in silenzio
un po' insieme a me
e lasciamoci
un po' trasportare da lui
fino a che
non saremo liberi di spezzarlo,
alzarsi dalla sedia
e camminare.
dove?
sccc
troppe domande Gianluca.
devi lasciare
che il rintocco
delle risposte
parta da te,
come una molla.
ora devi solo ascoltare,
ad occhi chiusi,
senza nessun luccichio del mare.
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