PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/04/2016
Nacqui come broccolo sfuggito al gelo
in uno sperduto paese di montagna
ove gli orologi imitano granchi
tra galline,conigli,asini,maiali, pecore,capre
e altre code e corna varie ad intralcio
-Vissi, o meglio tirai a campare
tra fiat seicento,centoventisette,regata
insomma tra tutti i rugginosi obbrobri
sferraglianti sfumacchianti della fiat
e alla vecchiaia,avvelenato,spaesato
col ritroso passo falciante
tra laser,fotocellule,compact,paraboliche,Wi Fi,
per farla breve circondato da esche del diavolo
da squattrinato una vita piatta,
come il seno dell'unica donna
con occhiali a fondo di bottiglia
che rinunciò all'eredità ingente per sposarmi
-Morii col sogno di riscattare Icaro
-Su lapide,parenti,conoscenti,amici,curiosi,
posero...no..non posero un ca..o
tra assestati scongiuri fui io l'ultimo a rimanere,
poi coi risparmi questo sberleffo
su marmo pregiato Indiano me lo pagai da solo
................amen..............
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da:Pensieri Alternativi
www.santhers.com
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Dovresti esserne fiero e ti ritrovi ad andare in contraddizione con te stesso! Rifletti bene.. e.. torno a dire: devi esserne fiero!

il 04/04/2016 alle 09:06