...rabbia pungente
che di noia
si veste
voglioso peccato
che l'invidia
travolge
con pesi
sì grevi
volar
non si può...
un caro saluto...cri
Bella, questa tua lirica, con una tensione davvero plastica, perennemente sul punto di esplodere, sorta di quiete prima della tempesta. Baci.
Michele
Ciao Ely,
poesia in forma ermetica, che tuttavia, dopo un paio di letture, si riesce a intuire.
Intarsi e incastri di concetti e parole che meritano un plauso.
Ciao
Floriano
Ciao Ely,
ad ogni caduta ci si lega troppo al vizevole riposo di chi si lecca le ferite,ad ogni trauma si resta troppo facilmente ingabbiati nel nascondiglio in cui ci si isola!..Ma sentiamo la lava ribollire sotto la terra...nel torpore il malessere è solo nascosto,abietto,si rafforza col nostro riposar...
Cacciarlo via è far esplodere quest'energia,liberare la forza che tutto ci fa affrontare!
Grazie per l'utile spunto e per la tua poesia!
Un abbraccio,da Sonia...
Una tempesta che la pigrizia non deve reprimere,per non farla poi esplodere in modo violento e dannoso....Baci.LadyEly
Grazie Flo, non dobbiamo far in modo che la pigrizia ci reprima l'energia vitale,per non avere rimpianti e perchè alla lunga potrebbe esplodere in modo violento e dannoso....Viviamo!Ti ringrazio x il bel commento.Baci LadyEly
Sì, spesso rinunciamo ai nostri sogni a causa della pigrizia, soprattutto dopo delle delusioni.....invece a ogni caduta dovremmo rialzarci come niente fosse successo.....In quei momenti ci si vorrebbe solo cullare nell'ozio, per pensare e leccarsi le ferite,ma non si puo lasciare che questo stato d animo reprima l'energia vitale,che alla lunga esploderebbe in modo violento e dannoso.....Grazie per il commento ellisisland.Baci.LadyEly